Museo delle feste e delle tradizioni popolari -- www.museodellefeste.it

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8 Nov 2005
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Museo delle feste e delle tradizioni campane, la scelta di illustrare le feste in modo privilegiato nel quadro delle tradizioni popolari non è una scelta casuale. In effetti le feste e le cerimonie sono un momento molto importante nella vita delle comunità rurali che sono qui documentate. Le feste e le cerimonie sono uno strumento, possiamo dire, per addomesticare il tempo, per umanizzare il tempo, per scandire i ritmi del lavoro e della vita degli abitanti dei nostri territori, della popolazione delle nostre comunità. Quello che rende questo museo particolarmente interessante è il fatto che la regione Campania ha conservato un patrimonio festivo molto ricco e molto vario, come risulta anche osservando i nostri reperti, cioè gli oggetti qui esposti. Conservare la documentazione sulle feste vuol dire anche conservare e tutelare gli oggetti che in queste vengono usati, oggetti che servono ad esprimere devozione, come sono gli ex voto, i costumi rituali. Un elemento che va messo in evidenza nell'inaugurare un museo come questo è che parlare di tradizioni popolari, tutelarne il ricordo, conservarne e difenderne le testimonianze materiali, non è solo qualcosa che risponde a una curiosità momentanea. Significa difendere un patrimonio locale che sempre più diventa una memoria per il territorio e in quanto memoria costituisce pure una risorsa. Intendo dire che all'interno di un territorio le tradizioni popolari sono una componente dello sviluppo, innanzitutto perché sono in grado di dare vitalità alle comunità locali, poi perché possono attrarre dei flussi di visitatori e anche di turisti da lontano. Questi spendono le loro ore di tempo libero qui, visitano queste comunità locali, si recano in questi diversi paesi in occasioni delle feste, e finiscono per dare il loro contributo allo sviluppo economico. Un secondo aspetto importante delle nostre tradizioni è quello del ricorso ad esse per la formazione scolastica. Infatti il museo può essere visitato dalle scolaresche con i loro insegnanti e così le nuove generazioni non si collocano soltanto, attraverso la formazione, nei contesti più ampi, quello nazionale, quello europeo, e quello globale, ma riescono a situarsi anche nel loro contesto locale e nelle memorie che contribuiscono a definirlo. E' importante che accanto alla storia dei fatti più grandi si riesca anche a ricordare la storia locale, la storia dei fatti più piccoli, ma non per questo meno importati e meno significativi per la formazione complessiva e il radicamento delle nuove generazioni. Infine voglio mettere in evidenza un aspetto, una delle funzioni di un museo di questo tipo: se un territorio, se le persone attive, le associazioni, le amministrazioni locali curano le proprie memorie, dimostrano interesse per la tutela per la conservazione delle loro tradizioni e dei loro valori, tutto questo dà una sorta di qualifica positiva al territorio, una qualifica che lo colloca nella giusta luce per quanto riguarda il suo rapporto con la propria storia, il proprio patrimonio culturale, i propri valori. Insomma è qualche cosa che qualifica positivamente tutto il territorio, le sue attività, i suoi abitanti, i suoi prodotti: in conclusione nuovamente si può affermare che un atteggiamento corretto e positivo, di tutela e di conservazione e anche di una rivitalizzazione delle tradizioni locali, rappresenta al tempo stesso una apertura di prospettive verso il futuro, una qualificazione positiva del territorio, delle sue persone, delle sue attività per qualsiasi futuro sviluppo.


Prof. Gian Luigi Bravo
Coordinatore Gruppo Scientifico del Museo

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