Privacy: Rodotà, a rischio tutela dati personali

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C’è il rischio che la nostra divenga “una società della sorveglianza e della classificazione”, in cui le persone sono controllate da “un guinzaglio elettronico” e segnalate da chip onnipresenti. Questo è l’allarme lanciato da Stefano Rodotà, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, durante il discorso tenuto in occasione della relazione annuale dell’autorità.
Rodotà ritiene un’esigenza “sempre più avvertita” la nascita di una convenzione internazionale in materia di protezione dei dati personali, soprattutto alla luce delle potenzialità dimostrate dalle ultime innovazioni tecnologiche.
Questo è il caso delle tecniche di localizzazione delle persone basate su chip “che possono essere inseriti in qualunque prodotto e perfino nel corpo umano” e del telefono mobile, definito da Rodotà “un filo elettronico che permette di seguire ogni nostro movimento”.
L’intervento del presidente ha toccato anche il tema dello spamming. A tal proposito, Rodotà ritiene “indispensabile l’uso dello strumento legislativo per la concreta protezione dei dati personali e per evitare che la natura stessa di Internet sia travolta da una sua trasformazione in un gigantesco contenitore di spazzatura”.
Alcuni dati sono significativi: negli Stati Uniti lo spamming ormai costituisce oltre il 40 per cento del traffico Internet, passando da un miliardo di messaggi nel 1999 a 5,6 miliardi nel 2002; la Federal Trade Commission, inoltre, ha accertato che il 66 per cento di questi messaggi contiene informazioni false, soprattutto quando si tratta di offerte finanziarie.

fonte: mondadori
 

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