Napster è tornato. Anzi no!

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Il debutto scivola al 29 ottobre

Un grande giorno per gli utenti della Rete. Napster è finalmente tornato, anzi no. Quello che alcuni anni fa era il sistema di file sharing più famoso ed utilizzato del Web sembra non essere ancora pronto per il suo grande esordio in versione a pagamento e invita gli utenti a fare una preregistrazione oppure tornare il 29 ottobre.

Ma intanto si conoscono i primi dettagli del funzionamento del “gattone” addomesticato dalle case discografiche. Un archivio composto da 500mila file audio che possono essere scaricate grazie alla nuova versione del software denominata “Napster 2” e pagate 99 centesimi di dollaro l’una oppure 9 dollari e 95 centesimi se si acquista un intero album.

Il nuovo servizio spera di conquistare gli utenti come alcuni mesi fa fece iTunes di casa Apple, ma considerando gli innumerevoli concorrenti utilizzabili ancora gratuitamente, Kazaa, Morpheus, ES5 e gli altri, è difficile comprendere come possa riuscirci.

Gli utenti che sceglieranno di abbonarsi da oggi avranno in omaggio 5 tracce audio. Tutti potranno scaricare la propria musica preferita per poi masterizzarla su un normale Cd. Questo tuttavia sarà possibile soltanto in alcuni casi. Le major, infatti, offrono i propri cataloghi con severissimi limiti di licenza e infatti Napster punterà per questo soprattutto allo streaming.

Ma il nuovo sistema, gestito da Roxio, unica proprietaria della tecnologia Napster, sembra fiduciosa. Gli utenti potranno infatti contare sulla qualità e su un altissimo livello di sicurezza, cosa che nei sistemi “aperti” gratuiti non accade.

Fonte: giornaletecnologico
 
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