Concordo con Borgo in toto.
Per tutti consiglio di leggere, informarsi sul forum va bene, si scambiano opinioni e si fa crescere il forum ma alla fine è sempre un bene leggere dai migliori.
Per chi è agli inizi consiglio gli ottimi libri "Siti che funzionano", "Web design in pratica" e "Il mestiere del Web" di Sofia Postai, non c'è bisogno di comprarli basta andare nella biblioteca pubblica della propria città e chiederli in prestito.
Se poi il discorso vi appassiona si passa alle letture tecniche come "Defensive design" di 37signals (sono autori vari sotto questa etichetta) tranquilli si trova in italiano; "manuale di redazione" di Teroni, "Plasmare il Web" di Polillo, e altri che sono importanti.
Come vedi non ci sono libri e guide per i linguaggi di programmazione, quelli sono importanti ma tutto sommato puoi anche informarti sui forum, ma altre cose più consone al Web design in rete ne ho trovate poche e frammentarie e più spesso ho dovuto comprarmi i libri.
Ti assicuro che letti questi libri avrai le idee più chiare e poi non per ultimo ti consiglio di diversificare i forum e i blog che leggi; lo so Mrwebmaster mi fucilerebbe per queste mie dichiarazioni, però è importante seguire sempre più opinioni.
I prezzi, io sono contrario per principio ai prezzari perché di fatto non ne esistono e non ne possono esistere se non di massima ma ai visitatori piacciono perché li rassicurano, un form "fai da te" invece li spiazza e li fa scappare, a nessuno piace anche perché li costringi a pensare a cosa vogliono ma ci sono due handicap: primo non sanno esattamente cosa vogliono e poi, se li fissi su una loro idea magari sbagliata poi non li schiodi più. Meglio l'approccio di @peppoweb magari finalizzato in un contratto scritto che così li vincola anche monetariamente.
Finché realizzi il classico sito statico si può anche fare ma se esci dall'ambito ed entri nel campo dei siti dinamici il prezzario non ha più valore perché ogni sito è un caso a se; realizzare siti significa lavorarci a lungo e quindi vale il discorso orario, ma anche lì è relativo, se il cliente è lontano non gli puoi mettere in conto tre ore di viaggio ogni volta però almeno pranzi e benzina sì e il tempo perso a fargli capire "che no, il lago è blu non si può fare rosa, sì lo so i fenicotteri lo sono ma l'acqua non può esserlo, non tutta, certo i riflessi ma non tutto rosa", ecco questo non è conteggiabile se non per le mazzate che devi dargli in testa