Problema con HEIGHT della tabella

gabdesign

Nuovo Utente
17 Feb 2008
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Ciao a tutti
sono nuovo di qui..
Sto iniziando a usare l'HTML e ho un problemino con le tabelle...
Nel senso che visualizzando una pagina con firefox è tutto come dovrebbe essere...mentre con IE no...Il problema sta nel HEIGHT di una serie di celle..quella con dimensione height="20" in firefox me le mostra giuste ma in IE me le sballa tutte (me le allunga tutte...)...c'è un modo per sistemarle?? GRAZIE 1000!!!!!

Codice:
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  <title>Videoteca Gab | NOVITA' IN DVD</title>
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    <tr>
     <td width="200" height="20px" bgcolor="#FDE2F4"><font size="1" color="#F47CC0">&nbsp;<a href="index.html">HOME PAGE</a></font></td>
     <td width="706" height="20" bgcolor="#E8E8E8"><font size="1" color="#000000"><div align="right">NOVITA' IN DVD&nbsp;</div></font></td>
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     <td  bgcolor="#FAD0EA"><font size="1" color="#F47CC0">&nbsp;NOVITA' IN DVD</font></td>
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      <center>
       <br>
       <table border="1" style="border-collapse: collapse" bordercolor="#4C4C4C" width="99%">
        <tr>
         <td colspan="2" bgcolor="#DF6BA9"><font size="1" color="#9C0358">&nbsp;UN'IMPRESA DA DIO</font></td>
        </tr>
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          <center>
           <img src="http://www.videotecalecinema.it/img/locandine/266674745dec2eb899-UnImpresadaDio.jpg" width="112"                    height="161" border="1"></center></td>
         <td width="82%" bgcolor="#F2D7E5"><font size="1" color="#71656B"><div align="justify">Neoeletto al Congresso, Evan si è lasciato alle spalle Buffalo per portare sua moglie Joan e i suoi tre figli Dylan, Jordan e Ryan a Huntsville, in una piccola città di provincia in Virginia, dove ha inizio un nuovo capitolo della loro esistenza. Mentre si sistemano nella loro nuova casa, Evan si prepara per il suo primo giorno di lavoro come neoeletto membro del Congresso per lo Stato di New York. Animato da una spiritualità piuttosto superficiale, Evan rivolge a Dio la preghiera di riuscire a cambiare il mondo, senza sapere che il Grande Uomo lassù ha già fatto dei piani ambiziosi e ben precisi per lui: deve costruire un'arca per salvare amici e conoscenti da un imminente catastrofico diluvio. Nonostante si trovi sul punto di perdere tutto ciò che gli è caro, Evan deve scoprire se è stato semplicemente colpito da una crisi di mezza età o se si trova veramente al centro di un fenomeno di proporzioni bibliche.
Talvolta si scrive che si dovrebbero evitare i "numeri due" dei film ben riusciti e questo è indubbiamente il caso: Una settimana da Dio aveva fatto sbellicare dalle risate le platee, mentre questo poco convincente sequel appare più come un mal riuscito tentativo di replica, a partire da Steve Carell, che si perde in un'interpretazione a metà tra un Jim Carrey troppo ingessato e un Mr. Bean eccessivamente patinato. Morgan Freeman è relegato in pochi minuti di interpretazione, sufficienti a risollevare ogni tanto lo spettatore dal torpore. <a href="impresadio.htm"><i>Continua..</i></a></div></font></td>
        </tr>
       </table>
       <br>
       <table border="1" style="border-collapse: collapse" bordercolor="#4C4C4C" width="99%">
        <tr>
         <td colspan="2" bgcolor="#DF6BA9"><font size="1" color="#9C0358">&nbsp;THE INVISIBLE</font></td>
        </tr>
        <tr>
         <td width="18%" bgcolor="#FADEEC">
          <center>
           <img src="http://www.mymovies.it/filmclub/2006/10/091/locandina.jpg" width="112" height="161"            border="1"></center></td>
         <td width="82%" bgcolor="#F2D7E5"><font size="1" color="#71656B"><div align="justify">Nick Powell (J. Chatwin) è un giovane studente del college che aspira a diventare un poeta, ma si sente invisibile per la ricchissima madre (Marcia Gay Harden) e per i compagni, salvo il suo amico Pete (Chris Marquette). Il suo fato verrà deciso dall'incontro con Annie (M. Levieva), che crede che lui e Pete l'abbiano denunciata alla polizia: lei e i suoi scagnozzi lo trovano mentre torna a casa mezzo ubriaco e lo pestano a morte. Pensando di averlo ucciso, gettano il corpo in un bosco e scappano. Al suo risveglio, Nick rimane sospeso tra il mondo reale e quello extra-terreno: inizialmente confuso, si rende poi conto d'essere invisibile agli occhi di tutti, e da quel momento cerca di attirare l'attenzione, in particolar modo quella di Annie. Più la osserva, più si rende conto che non è del tutto una cattiva persona, ma il suo fato dipende da quanto lei deciderà di fare la cosa giusta, portando la polizia sul luogo dell'aggressione. Nonostante la trama sia indubbiamente intrigante, il film si perde in una recitazione quasi assente, sottolineata allo spasmo dalla regia, del tutto elementare. Le attitudini bellicose dei protagonisti sono lasciate all'espressione della musica rock più che alla mimica facciale e il doppiaggio, per quanto buono, non riesce ad arginare la mancanza di comunicazione visiva. Chatwin resta piatto e monotematico: Nick si muove come in un sogno all'interno di tutto il film, mantenendo immutata l'espressione da cane bastonato. <a href="invisible.htm"><i>Continua..</i></a></div></font></td>
        </tr>
       </table>
       <br>
       <table border="1" style="border-collapse: collapse" bordercolor="#4C4C4C" width="99%">
        <tr>
         <td colspan="2" bgcolor="#DF6BA9"><font size="1" color="#9C0358">&nbsp;I SIMPSON (IL FILM)</font></td>
        </tr>
        <tr>
         <td width="18%" bgcolor="#FADEEC">
          <center>
           <img src="http://www.mymovies.it/filmclub/2006/11/153/locandina.jpg" width="112" height="161"            border="1"></center></td>
         <td width="82%" bgcolor="#F2D7E5"><font size="1" color="#71656B"><div align="justify">Stavolta Homer l'ha fatta grossa. Non solo ha portato un maiale in casa, ma ne ha persino scaricato i bisogni nel lago di Springfield, appena depurato, che ha così nuovamente superato i limiti sostenibili di inquinamento: il governo americano non può che intervenire e inglobare la cittadina sotto una cupola di vetro indistruttibile per evitare contaminazioni. La famiglia Simpson, messa alla gogna dal resto della popolazione, non può che fuggire (in Alaska): spetterà a Homer, dopo mille vicissitudini, riportare le cose alla normalità. Due domande erano in attesa di ricevere una risposta, dal giorno dell'annuncio che I Simpson sarebbero finalmente arrivati al cinema: qualcuno pagherà per vedere sul grande schermo le avventure della più famosa famiglia americana, nonostante si possano guardare centinaia di episodi gratis in televisione? Gli autori saranno riusciti a infondere nuova linfa a una serie che, dopo vent'anni di trionfi, comincia a perdere un po' di smalto? Se alla prima, il boxoffice ha replicato con un incasso superiore al mezzo miliardo di dollari in tutto il mondo, alla seconda la risposta è un sì non del tutto convinto. È indubbio che I Simpson - Il film sia divertente, simpatico e proponga a volte gag fulminanti ("Spiderpork"): tuttavia non si può fare a meno di notare che il cinismo, la capacità di mettere alla berlina vizi, paure, dogmi e false certezze del mondo occidentale risulti spuntata rispetto alla stragrande maggioranza delle puntate viste in televisione. <a href="simpson.htm"><i>Continua..</i></a></div></font></td>
        </tr>
       </table>
       <br>
      </center>
     </td>
    </tr>
    <tr>
     <td height="20" bgcolor="#FDE2F4"><font size="1" color="#F47CC0">&nbsp;Menu' 3</font></td>
    </tr>
    <tr>
     <td height="20" bgcolor="#FAD0EA"><font size="1" color="#F47CC0">&nbsp;Menu' 4</font></td>
    </tr>
    <tr>
     <td bgcolor="#E8E8E8"></td>
    </tr>
    <tr>
     <td colspan="2" bgcolor="#B30E74" height="11"><font size="1" color="#CF3E95"><div align="right">COPYRIGHT 2008 BY 
<a href="mailto:lapsus90@hotmail.it">GABDESIGN</a>&nbsp;</div></font></td>
    </tr>
   </table>
  </center>
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</html>

Qui è come lo vedo

Gabriele
 
Io le vedo male anche con IE6 e peggio con FF.

Fossi in te non gestirei il menu di sinistra con tante celle ma con un'unica cella ed all'interno userei, in verticale, i <div>.
 

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