L'azienda di Bill Gates verserà 750 milioni di dollari all'ex nemica per chiudere tutte le beghe e aprire una nuova era di collaborazione. Pietra tombale su Netscape. Si aprirà l'instant messaging. Tutti i dettagli
Con 750 milioni di dollari Microsoft ha ottenuto nei giorni scorsi un accordo fondamentale per il proprio sviluppo sul mercato con quella che per lungo tempo è stata propria avversaria: America Online, il maggiore tra i provider americani nonché padrona di Netscape.
L’accordo annunciato dalle due aziende prevede la conclusione delle battaglie legali che da anni contrappongono Microsoft e AOL, compresa quella intentata da Netscape e relativa alle tecnologie di browsing.
Nel dettaglio, ecco i punti fondamentali di un accordo che sembra destinato a ridisegnare le strategie di una parte importante del mercato tecnologico e internettiano:
1. Microsoft offre in licenza non esclusiva ad AOL la piattaforma Windows Media 9, che AOL potrà dunque sfruttare per gestire la distribuzione di media digitali al proprio pubblico di 32 milioni di abbonati, abbonati che, di conseguenza, entreranno anche nell'orbita di Microsoft
2. Per sette anni AOL potrà utilizzare il browser Internet Explorer per i propri servizi online nonché partecipare al testing delle future versioni di Windows con le stesse condizioni di altri produttori di software partner di Microsoft. L'accordo su Explorer significa, di fatto, la fine di qualsiasi pretesa e speranza per Netscape
3. I software di instant messaging delle due aziende dovranno "parlare" l'uno con l'altro. Una scelta attesa da milioni di utenti che fino ad oggi AOL si era rifiutata di fare
4. Gli ingegneri di AOL potranno lavorare nel campus tecnologico di Microsoft, nel quartiere generale di Redmond, e tra le due imprese sorgerà un accordo di supporto tecnico a tutto campo
5. Le due aziende collaboreranno allo sviluppo dei media digitali e delle piattaforme di distribuzione, una situazione che potrebbe consentire a Microsoft di avvicinare le proprie tecnologie all'immenso patrimonio di contenuti di Time Warner, il colosso con cui AOL si è fuso da tempo
6. Microsoft collaborerà nella diffusione del marchio AOL nel mondo distribuendo ai costruttori di PC in bundle con Windows anche i prodotti di accesso ad internet della partner
Soddisfatto oltremodo per l'accordo è Bill Gates. "Questo - ha dichiarato - getta dietro le nostre spalle tutti i problemi del passato. Aumenta la cooperazione tecnica che abbiamo avuto con AOL sul fronte dei browser e aumenta la cooperazione in altre aree, come i nuovi modi per la distribuzione dei contenuti digitali".
E proprio uno dei più importanti partner di AOL nel settore dei media digitali, RealNetworks, ha gettato acqua sul fuoco ricordando che AOL continuerà ad usare le proprie tecnologie, alternative a quelle di Microsoft. "Noi - ha spiegato il vicepresidente di Real, Dan Sheeran - non riteniamo che questa voglia dire niente per Real. Ciò che è importante non è che AOL possa supportare le tecnologie Microsoft, perché sono già parte del sistema operativo. Ciò che conta è che includano le nostre, ed è questo quello che fanno e che hanno in animo di fare".
fonte: PI
Con 750 milioni di dollari Microsoft ha ottenuto nei giorni scorsi un accordo fondamentale per il proprio sviluppo sul mercato con quella che per lungo tempo è stata propria avversaria: America Online, il maggiore tra i provider americani nonché padrona di Netscape.
L’accordo annunciato dalle due aziende prevede la conclusione delle battaglie legali che da anni contrappongono Microsoft e AOL, compresa quella intentata da Netscape e relativa alle tecnologie di browsing.
Nel dettaglio, ecco i punti fondamentali di un accordo che sembra destinato a ridisegnare le strategie di una parte importante del mercato tecnologico e internettiano:
1. Microsoft offre in licenza non esclusiva ad AOL la piattaforma Windows Media 9, che AOL potrà dunque sfruttare per gestire la distribuzione di media digitali al proprio pubblico di 32 milioni di abbonati, abbonati che, di conseguenza, entreranno anche nell'orbita di Microsoft
2. Per sette anni AOL potrà utilizzare il browser Internet Explorer per i propri servizi online nonché partecipare al testing delle future versioni di Windows con le stesse condizioni di altri produttori di software partner di Microsoft. L'accordo su Explorer significa, di fatto, la fine di qualsiasi pretesa e speranza per Netscape
3. I software di instant messaging delle due aziende dovranno "parlare" l'uno con l'altro. Una scelta attesa da milioni di utenti che fino ad oggi AOL si era rifiutata di fare
4. Gli ingegneri di AOL potranno lavorare nel campus tecnologico di Microsoft, nel quartiere generale di Redmond, e tra le due imprese sorgerà un accordo di supporto tecnico a tutto campo
5. Le due aziende collaboreranno allo sviluppo dei media digitali e delle piattaforme di distribuzione, una situazione che potrebbe consentire a Microsoft di avvicinare le proprie tecnologie all'immenso patrimonio di contenuti di Time Warner, il colosso con cui AOL si è fuso da tempo
6. Microsoft collaborerà nella diffusione del marchio AOL nel mondo distribuendo ai costruttori di PC in bundle con Windows anche i prodotti di accesso ad internet della partner
Soddisfatto oltremodo per l'accordo è Bill Gates. "Questo - ha dichiarato - getta dietro le nostre spalle tutti i problemi del passato. Aumenta la cooperazione tecnica che abbiamo avuto con AOL sul fronte dei browser e aumenta la cooperazione in altre aree, come i nuovi modi per la distribuzione dei contenuti digitali".
E proprio uno dei più importanti partner di AOL nel settore dei media digitali, RealNetworks, ha gettato acqua sul fuoco ricordando che AOL continuerà ad usare le proprie tecnologie, alternative a quelle di Microsoft. "Noi - ha spiegato il vicepresidente di Real, Dan Sheeran - non riteniamo che questa voglia dire niente per Real. Ciò che è importante non è che AOL possa supportare le tecnologie Microsoft, perché sono già parte del sistema operativo. Ciò che conta è che includano le nostre, ed è questo quello che fanno e che hanno in animo di fare".
fonte: PI