La lunga agonia del papa

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Ragazzi, aspettavo che fosse qualcun altro ad aprire questo topic, ma lo faccio io, vorrei condividere con voi il "groppo" in gola che ho ormai da due giorni. Il senso di dolore, e profondo smarrimento di chi si sente testimone di un avvenimento storico, che lasciatemelo dire è la morte di un uomo che è già santo.
 
Per Karol,scusami se non dico per il Papa,(ora e' l'uomo che conta) la morte e' qualcosa di positivo, per cui la Sua morte la dobbiamo vedere coi suoi stessi occhi,anche se con le lacrime agli occhi.Quello che ha fatto? Una grande cosa:ha cambiato la storia.Oggi Ebrei e Musulmani pregano per lui...
 
Per quanto mi riguarda provo sdegno e fastidio per tutto quello che sta succedendo in tv, sui giornali e sul web.
Si parla di un morto che è ancora vivo.
Ma come diavolo si fa a parlare di un morto visto che ancora è vivo.

Sdegno, solo sdegno nei confronti di chi si cela dietro al diritto di cronaca.

In questi casi stanno solo anticipando i tempi.
 
grottafelix ha scritto:
Per quanto mi riguarda provo sdegno e fastidio per tutto quello che sta succedendo in tv, sui giornali e sul web.
Si parla di un morto che è ancora vivo.
Ma come diavolo si fa a parlare di un morto visto che ancora è vivo.

Sdegno, solo sdegno nei confronti di chi si cela dietro al diritto di cronaca.

In questi casi stanno solo anticipando i tempi.



Hai perfettamente ragione.
 
è stata la dimostrazione vivente che un uomo se vuole è più forte della persona stessa.
 
grottafelix ha scritto:
Per quanto mi riguarda provo sdegno e fastidio per tutto quello che sta succedendo in tv, sui giornali e sul web.
Si parla di un morto che è ancora vivo.
Ma come diavolo si fa a parlare di un morto visto che ancora è vivo.

Sdegno, solo sdegno nei confronti di chi si cela dietro al diritto di cronaca.

In questi casi stanno solo anticipando i tempi.

Hai straragione, per questo quoto e straquoto quanto da te postato.
 
vi invio un messaggio del FAI ricevuto via mail (spam)

È morto un uomo. Noi anarchici amiamo la vita e non possiamo che dispiacercene. Specie per l'inenarrabile crudeltà di un'agonia esibita indecentemente al mondo dalle gerarchie ecclesiastiche.

Tuttavia in questo giorno che vede tutti i politici, da Fausto Bertinotti ad Alessandra Mussolini, inginocchiati di fronte al trono di Pietro vogliamo ricordare chi era l'uomo a capo di una monarchia assoluta distintasi nei secoli per la sua barbarie. La chiesa che ha perpetrato e benedetto il massacro di milioni e milioni di uomini e donne torturate, bruciate, uccise in nome della croce non è il ricordo di un passato ormai rinnegato, ma ha trovato in Wojtila un degno epigono.

Karol Wojtila per 27 anni si è distinto per le sue scelte reazionarie.

Karol Wojtila è stato responsabile della diffusione dell'AIDS in Africa, dove la pubblicizzazione e l'uso dei preservativi avrebbero potuto salvare dalla malattia milioni di persone, fra cui tantissimi bambini.

Karol Wojtila ha dato copertura al dittatore, torturatore ed assassino cileno Augusto Pinochet, cui ha stretto la mano durante il viaggio nel martoriato paese sudamericano, nelle cui carceri venivano straziati migliaia di oppositori politici. Non una parola per le vittime ma la benedizione per il carnefice e la sua famiglia.

Karol Wojtila ha indossato le vesti della pecora e quelle del lupo a seconda degli interessi dell'organizzazione di cui è stato il sovrano. La sinistra lo osanna per il suo pacifismo in Iraq, ma dimentica che egli sostenne e giustificò le guerre che hanno insanguinato la ex Jugoslavia. Con la Croazia cattolica, contro musulmani e ortodossi, il papa dell'"ecumenismo" religioso ha fatto santo Stepinac, il cardinale che a fianco dei fascisti croati si schierò con Hitler, "inviato da dio" e benedisse le innumerevoli atrocità perpetrate dagli ustascia con la complicità delle truppe di occupazione italiane.

Karol Wojtila ha protetto e sostenuto il cardinale Pio Laghi, già nunzio apostolico in Argentina ai tempi della dittatura che massacrò 30.000 persone. Laghi benedisse e coprì i torturatori e gli assassini.

Karol Wojtila è stato il capo di una multinazionale con interessi ramificati in tutto il mondo e redditi elevatissimi in un pianeta dove la maggioranza della popolazione sopravvive con meno di due dollari al giorno.

Karol Wojtila, un "paladino della vita" che ha mantenuto un atteggiamento ambiguo nei confronti della pena capitale, è stato l'alfiere di una cultura di oppressione. Una cultura che vorrebbe la mortificazione della vita delle donne, condannate a partorire ad ogni costo bambini malformati o destinati alla morte per fame. Una cultura che preferisce una vita di dolore ad una di gioia e salute, una cultura che criminalizza i gay, che trasforma il desiderio e l'amore in colpa, che difende chi non è nato e perseguita i vivi.

Karol Wojtila ha santificato i preti spagnoli che si schierarono in armi con le truppe del catto-fascista Francisco Franco. Questi santi martiri volevano rinverdire i fasti della chiesa di Torquemada e dei quemaderos, i "forni collettivi" dove gli eretici erano cotti a fuoco lento.

Come gli anarchici e libertari del '36 che si battevano per la vita e la libertà contro il fascismo e l'oppressione clericale, noi, anarchici e libertari di oggi, pur nel rispetto della morte di un uomo, non ci inchiniamo, non ci uniamo al coro dei tanti, che a destra come a sinistra si inginocchiano di fronte al feretro del capo di una delle organizzazioni più feroci, sanguinarie e liberticide che la storia ricordi. La nostra lotta contro le religioni e le chiese si alimenta della consapevolezza che solo l'emancipazione dalla follia religiosa e dai preti che la alimentano potrà consentire agli uomini ed alle donne una vita piena, gioiosa, vissuta in libertà nel rispetto delle diversità, nella solidarietà tra eguali.

La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana-FAI
 
per chi ha scritto questa mail:Meritate solo una risposta:"PADRE PERDONA LORO PERCHE' NON SANNO QUELLO CHE FANNO!!"
 
Ultima modifica:
Un UOMO CAPACE... di AMARE
Un UOMO CAPACE... di CHIEDERE PERDONO anche per ERRORI altrui
Un UOMO CAPACE... di VIVERE e MORIRE con DIGNITA'
Un UOMO CAPACE... di ESSERE FORTE e DEBOLE
Un GRAN PAPA.... Un PAPA POETA....
Un "Santo Padre".... Un UOMO VERO

ADDIO PAPA GIOVANNI II
ADDIO KAROL WOJTYLA
 
In qualità di Amministratore di Mr.Webmaster spero, anzi mi correggo, sono sicuro di poter esprimere a nome di tutti gli utenti ed i visitatori di queste pagine il dolore ed il cordoglio per una grande perdita come questa.

Al di là dei "credo religiosi"... abbiamo perso un grande uomo.

p.s. Metto in evidenza questa discussione
 
Ciao Giovanni Paolo "Il Grande",
io a Roma nel 2000 c'ero, a S.Giovanni Laterano, ero in seconda fila, ti ho visto da due metri, e anche a Tor Vergata, anche se ero a 400 metri dal palco, era come se fossi seduto da parte a te. Due cose mi terrò sempre nel cuore, e non mi dimenticherò mai. La prima è il caldo, non solo quello atmosferico ma anche il calore che hai saputo donare a tutti i giovani presenti. La seconda è la tua spiritualità, il tuo carisma, la tua fede. Grazie per quello che hai fatto per me, per noi e per il mondo.

Addio, anzi no Arrivederci
 
maxbossi ha scritto:
In qualità di Amministratore di Mr.Webmaster spero, anzi mi correggo, sono sicuro di poter esprimere a nome di tutti gli utenti ed i visitatori di queste pagine il dolore ed il cordoglio per una grande perdita come questa.

Al di là dei "credo religiosi"... abbiamo perso un grande uomo.

p.s. Metto in evidenza questa discussione

Concordo su quanto scritto e mi aggrego al dolore collettivo.
 

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