Così Google ferma i pop up

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In beta la release 2.0 della toolbar: oltre allo strumento per bloccare i formati pubblicitari fastidiosi anche il tasto BlogThis! ereditato da Pyra

La toolbar di Google è arrivata alla release 2.0, (per ora in beta).
Disponibile da questa settimana, il software - che una volta scaricato e installato colloca sotto la barra degli strumenti di Internet Explorer una ulteriore barra - presenta alcune novità importanti.
Si tratta soprattutto della funzione di Popup Blocker: uno strumento con il quale può essere impedita la visualizzazione dei pop up, quei formati pubblicitari che si aprono sullo schermo al momento di entrare in un sito e che molti navigatori ritengono assai fastidiosi. Browser alternativi a quello di Microsoft, per esempio Mozilla o Opera, già prevedono funzioni proprie per bloccare questo tipo di pubblicità. Questa proposta da Google è invece la prima opzione semplice a disposizione degli utenti del browser di Bill Gates.
Il Blocker di Google, che segnala il numero di pop up fermati, può anche essere disattivato completamente; in alternativa permette di decidere di volta in volta se nella pagina che si va a visitare si voglia, eccezionalmente, visualizzare l'eventuale pop up.

L'altra novità di rilievo riguarda la prima "manifestazione" ufficiale della tecnologia ottenuta da Google con l'acquisizione di Pyra (la società creatrice di Blogger.com) lo scorso febbraio. Ora sulla barra è infatti presente il comando BlogThis!, celeberrimo e amato dai weblogger utenti di Blogger.
Per chi non lo conoscesse, è sufficiente dire che basta un clic sulla piccola B bianca su fondo arancio presente nella Google Toolbar per fare un post sul proprio blog: con il titolo e il link automaticamente in formato html e volendo, con il testo che si è selezionato sulla pagina Web che si sta bloggando.

Oltre che una buona notizia per chi usa Blogger (gli utenti più esperti però già usavano il BlogThis!) l'inclusione dello strumento di publishing nella toolbar conferma, però, almeno in parte, i timori di coloro che hanno visto nell'acquisizione di Pyra un possibile pericolo di discriminazione da parte del Search più popolare ai danni dei weblogger che impiegano software concorrenti a quello di Blogger.
Dave Winer, il Ceo di UserLand (produttrice di tool per il blogging) ha per esempio affidato a una simpatica immagine il suo lamento per l'esclusivo supporto a Blogger nella nuova Google Bar.

L'ultima novità della barra riguarda la funzione di autocompilazione dei moduli sul Web. Utilizza i dati inseriti una volta e conservati sul computer dell'utente ma richiamabili ogni qual volta una pagina Web richiede un form da riempire.
Google assicura che sono stati presi tutti i provvedimenti a protezione delle informazioni personali e che queste non vengono mai inviate al server del search engine. Comunque, ogni volta che scatta il meccanismo di compilazione, all'utente viene chiesta la conferma della volontà di inserire effettivamente i dati.


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Fonte: Mytech
 

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