La saga dei worm non ha fine, né conosce sosta. Pochi giorni dopo l'allarme Fizzer, il nuovo pericolo per gli utenti Windows si chiama Palyh ed è, ancora una volta, uno spam proxy.
Non c'è tregua per chi utilizza il sistema operativo più diffuso al mondo: quasi quotidiane sono le notizie riguardanti nuovi worm vaganti per la Rete sotto le mentite spoglie di innocui allegati alla posta elettronica. L'ultimo, ma solo per il momento, è stato battezzato Palyh e, secondo gli esperti, sarebbe una "mutazione" del virus Sobig-a: ecco perché il suo nome ufficiale è, in realtà, Sobig-b.
La diffusione del worm, come accennato, avviene nel più classico dei modi; la sua originalità consiste, piuttosto, nel mittente della mail recante l'allegato galeotto: [email protected]. Si tratta, ovviamente, di un indirizzo fasullo, ideato con l'evidente scopo di indurre il destinatario a fidarsi.
Palyh, una volta attivato, copia se setsso col nome msccn32.exe nella directory di Windows e si assicura di essere rieseguito ad ogni bootstrap aggiungendo il valore
"System Tray"="%Windir%\msccn32.exe"
alla chiave
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run
del registry; in Windows NT, 2000 e XP viene modificata allo stesso modo anche la chiave corrispondente sotto la radice HKEY_CURRENT_USER. Il worm, inoltre, si copia nelle directory "StartUp".
Esso, infine, tenta di scaricare versioni aggiornate del proprio codice da quattro differenti siti di GeoCities: l'obiettivo, come nel caso di Fizzer, è diffondersi rapidamente evitando di "trasportare" codice al momento inutile e, al tempo stesso, di rivelare la propria vera natura. E' assai probabile che si tratti dell'ennesimo spam proxy, una categoria di worm pericolosa non tanto in sé (difficilmente compiono azioni distruttive sulla macchina che li ospita) quanto per i grattacapi, anche di carattere legale, che possono procurare alla malcapitata vittima. Infatti, ospitandoli sul proprio computer, si rischia di diventare involontariamente complici degli spammer, che li utilizzano per inviare la loro spazzatura elettronica evitando, al contempo, di venire identificati.
La rimozione di Palyh è possibile mediante i programmi antivirus (purché opportunamente aggiornati) oppure manualmente, seguendo la procedura illustrata sul sito Symantec.
Non c'è tregua per chi utilizza il sistema operativo più diffuso al mondo: quasi quotidiane sono le notizie riguardanti nuovi worm vaganti per la Rete sotto le mentite spoglie di innocui allegati alla posta elettronica. L'ultimo, ma solo per il momento, è stato battezzato Palyh e, secondo gli esperti, sarebbe una "mutazione" del virus Sobig-a: ecco perché il suo nome ufficiale è, in realtà, Sobig-b.
La diffusione del worm, come accennato, avviene nel più classico dei modi; la sua originalità consiste, piuttosto, nel mittente della mail recante l'allegato galeotto: [email protected]. Si tratta, ovviamente, di un indirizzo fasullo, ideato con l'evidente scopo di indurre il destinatario a fidarsi.
Palyh, una volta attivato, copia se setsso col nome msccn32.exe nella directory di Windows e si assicura di essere rieseguito ad ogni bootstrap aggiungendo il valore
"System Tray"="%Windir%\msccn32.exe"
alla chiave
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run
del registry; in Windows NT, 2000 e XP viene modificata allo stesso modo anche la chiave corrispondente sotto la radice HKEY_CURRENT_USER. Il worm, inoltre, si copia nelle directory "StartUp".
Esso, infine, tenta di scaricare versioni aggiornate del proprio codice da quattro differenti siti di GeoCities: l'obiettivo, come nel caso di Fizzer, è diffondersi rapidamente evitando di "trasportare" codice al momento inutile e, al tempo stesso, di rivelare la propria vera natura. E' assai probabile che si tratti dell'ennesimo spam proxy, una categoria di worm pericolosa non tanto in sé (difficilmente compiono azioni distruttive sulla macchina che li ospita) quanto per i grattacapi, anche di carattere legale, che possono procurare alla malcapitata vittima. Infatti, ospitandoli sul proprio computer, si rischia di diventare involontariamente complici degli spammer, che li utilizzano per inviare la loro spazzatura elettronica evitando, al contempo, di venire identificati.
La rimozione di Palyh è possibile mediante i programmi antivirus (purché opportunamente aggiornati) oppure manualmente, seguendo la procedura illustrata sul sito Symantec.