Wi-Fi, il regolamento in dirittura d'arrivo

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Si è tenuta la prima audizione fra operatori di Tlc, associazioni di settore e Ministeri in vista della prossima emanazione in materia. Monito a tutti gli Stati membri dal parte della Commissione europea

Battute finali per la regolamentazione dei sistemi Wi-Fi. La settimana scorsa, si è tenuta la prima audizione degli operatori di telecomunicazioni e delle associazioni di settore in vista della prossima emanazione della regolamentazione in materia. L'iniziativa, promossa dal Ministero delle Comunicazioni e dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, ha visto la presenza degli operatori di rete fissa e mobili, delle associazioni degli utenti, degli Internet provider, dei costruttori di apparati e delle società che stanno sperimentando la tecnologia Wi-Fi.
Le osservazioni dei vari operatori, si legge in una nota del Ministero delle comunicazioni, potranno essere inviate entro la fine del mese di aprile, su uno schema di provvedimento già approntato dal Ministero. Sul tavolo ci sono vari problemi da risolvere, primo fra tutti la questione della “tassazione” dell'utilizzo del Wi-Fi su suolo pubblico.
Questa accelerazione dei tempi è stata ispirata anche da un monito della Commissione europea che, per bocca di Erkki Liikanen (Commissario responsabile per le Imprese e per la Società dell'informazione), aveva qualche settimana fa “raccomandato” agli Stati membri la regolamentazione della fornitura dell'accesso R-LAN (Radio LAN, ovvero la WLAN nel linguaggio ufficiale della Ue).
In particolare sono quattro i punti fondamentali sottolineati da Liikanen:
1. gli Stati membri devono autorizzare l'offerta di accesso R-LAN nelle bande di frequenza 2,4 e 5 GHz, possibilmente senza imporre condizioni specifiche per il settore e in ogni caso soltanto mediante un'autorizzazione generale
2. gli Stati membri non devono subordinare l'uso delle bande di frequenza 2,4 o 5 GHz ad alcun diritto individuale
3. gli Stati membri non devono limitare la scelta delle apparecchiature R-LAN utilizzate dai fornitori, sempreché queste rispondano ai requisiti della direttiva 199/5/CE
4. gli Stati membri devono prestare particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza e riservatezza delle reti e dei servizi.
 

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