Ue: non è perseguibile dalla legge
chi scambia musica e film online
Il Parlamento Europeo ha dato a larga maggioranza il suo via libera ad una direttiva in materia di copyright che solleva da ogni rischio chi scambia musica e film per uso personale.
Il Parlamento Europeo ha dato a larga maggioranza il suo via libera ad una direttiva in materia di copyright che, se da un lato impone un giro di vite contro chi copia e distribuisce illegalmente cd e dvd a scopi commerciali, dall'altro, in maniera abbastanza esplicita, solleva da ogni rischio chi scambia musica e film per uso personale.
Nella proposta di direttiva approvata dal Parlamento dell'Unione ed ora in attesa di essere adottata dal Consiglio, si legge che le misure volte a tutelare la proprietà intellettuale "dovrebbero tenere conto degli interessi dei terzi inclusi, segnatamente i consumatori ed i privati che agiscono in buona fede". Una formula un po' criptica che viene chiarita nel resoconto emesso dall'ufficio stampa dell'Europarlamento: "Significa che gli atti commessi in buona fede dai consumatori - come lo scaricare musica da Internet ad uso personale - non saranno perseguibili".
Dunque, mentre negli Stati Uniti i discografici continuano a stanare gli appassionati di servizi peer-to-peer come KaZaA, WinMX o Morpheus (altre 531 lettere sono state spedite il mese scorso per annunciare altrettante azioni legali) nel Vecchio Continente si fa largo l'idea che soltanto chi lucra sulla pirateria debba essere perseguito dalla giustizia. Contro i pirati di professione, la mano dell'Unione Europea è anche più pesante di quella statunitense: in base al Digital Millennium Copyright Act americano i titolari di copyright possono conoscere l'identità di chi scambia illegalmente materiali protetti. La direttiva europea va oltre, prevedendo che le vittime di violazioni del copyright possano richiedere persino il congelamento dei conti correnti bancari dei pirati.
Inizialmente, il testo elaborato dalla Commissione Europea prevedeva anche sanzioni penali, ma queste misure sono state successivamente emendate e trasformate in sanzioni amministrative. Le procedure penali eventualmente previste dai singoli stati membri restano comunque valide.
Relatrice del provvedimento è la francese Janelly Fourtou, europarlamentare popolare e moglie di Jean-Rene Fourtou, capo del colosso mediale Vivendi Universal. Un legame che ha provocato pesanti rimostranze da parte delle associazioni per i diritti civili, spaventate dal possibile conflitto di interessi e anche dai poteri che la nuova direttiva attribuisce ai titolari di diritti. A suscitare perplessità è in particolare il campo di applicazione della direttiva, tanto ampio da applicarsi a qualunque tipo di proprietà intellettuale. La direttiva passa ora al Consiglio dei ministri dell'Unione, che prevede di adottarla in maniera definitiva entro la fine della legislatura, cioè entro l'estate. Dopodiché, i governi dei singoli stati membri avranno due anni di tempo (non 18 mesi, come proposto dalla Commissione) per la ratifica.
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Creare le proprie compilation, un'attivita' molto amata dai piu' giovani che prima registravano le musiche preferite dalle radio o ora scaricano da internet, non e' piu' un'azione illegale. In questi giorni entrano infatti in funzione le prime Cd Station, nate da un progetto di Caliel Global Entertainment in collaborazione con Ibm, che consentiranno di realizzare un cd personalizzato.
Le Cd Station sono delle postazioni tecnologiche, chioschi li hanno definiti in una conferenza stampa, installati in punti vendita come grandi magazzini, centri commerciali, ma anche luoghi frequentati da giovani. Con un collegamento ad un server centrale Idc attraverso una rete satellitare si potra' accedere ad un database iniziale di oltre 200.000 canzoni, su licenza delle major discografiche e scegliere i brani che saranno scaricati e masterizzati sul posto. In pochi minuti il consumatore avra' il suo cd, che potra' personalizzare sia con una copertina particolare che aggiungendo una dedica. Il costo varia da 1,20 a 1,50 euro a canzone, piu' 1,20 euro di costi fissi.
Il progetto e' stato chiamato My Emotion e ha lo scopo non solo di rendere agevole la ricerca personale di musica, ma anche portarla dove non si sono negozi di dischi. 'Non abbiamo gia' battuto strade gia' sperimentate come quella di cercare di vendere musica a prezzi sempre piu' bassi - ha detto Giustiniano la Vecchia, amministratore delegato di Caliel Global Entertainment, impresa di servizi del terziario avanzato fondata nel '98 - ma vogliamo proporre qualcosa di nuovo: non solo un risparmio quindi, ma la possibilita' di scegliersi la propria musica'. I primi a chiedere l'installazione delle Cd Station sono stati due centri commerciali nel bergamasco. Molti altri sono gia' in lista di attesa e i punti vendita potenziali, secondo Caliel, sono 100.000. E i progetti non si fermano qui. Caliel infatti ha in cantiere la possibilita' di ordinare da casa il cd e ritirarlo al punto vendita piu' vicino e soprattutto di allagare My Emotion anche a Dvd, editoria, ticketing e videogiochi.
fonte: GAZZETTA DEL SUD
chi scambia musica e film online
Il Parlamento Europeo ha dato a larga maggioranza il suo via libera ad una direttiva in materia di copyright che solleva da ogni rischio chi scambia musica e film per uso personale.
Il Parlamento Europeo ha dato a larga maggioranza il suo via libera ad una direttiva in materia di copyright che, se da un lato impone un giro di vite contro chi copia e distribuisce illegalmente cd e dvd a scopi commerciali, dall'altro, in maniera abbastanza esplicita, solleva da ogni rischio chi scambia musica e film per uso personale.
Nella proposta di direttiva approvata dal Parlamento dell'Unione ed ora in attesa di essere adottata dal Consiglio, si legge che le misure volte a tutelare la proprietà intellettuale "dovrebbero tenere conto degli interessi dei terzi inclusi, segnatamente i consumatori ed i privati che agiscono in buona fede". Una formula un po' criptica che viene chiarita nel resoconto emesso dall'ufficio stampa dell'Europarlamento: "Significa che gli atti commessi in buona fede dai consumatori - come lo scaricare musica da Internet ad uso personale - non saranno perseguibili".
Dunque, mentre negli Stati Uniti i discografici continuano a stanare gli appassionati di servizi peer-to-peer come KaZaA, WinMX o Morpheus (altre 531 lettere sono state spedite il mese scorso per annunciare altrettante azioni legali) nel Vecchio Continente si fa largo l'idea che soltanto chi lucra sulla pirateria debba essere perseguito dalla giustizia. Contro i pirati di professione, la mano dell'Unione Europea è anche più pesante di quella statunitense: in base al Digital Millennium Copyright Act americano i titolari di copyright possono conoscere l'identità di chi scambia illegalmente materiali protetti. La direttiva europea va oltre, prevedendo che le vittime di violazioni del copyright possano richiedere persino il congelamento dei conti correnti bancari dei pirati.
Inizialmente, il testo elaborato dalla Commissione Europea prevedeva anche sanzioni penali, ma queste misure sono state successivamente emendate e trasformate in sanzioni amministrative. Le procedure penali eventualmente previste dai singoli stati membri restano comunque valide.
Relatrice del provvedimento è la francese Janelly Fourtou, europarlamentare popolare e moglie di Jean-Rene Fourtou, capo del colosso mediale Vivendi Universal. Un legame che ha provocato pesanti rimostranze da parte delle associazioni per i diritti civili, spaventate dal possibile conflitto di interessi e anche dai poteri che la nuova direttiva attribuisce ai titolari di diritti. A suscitare perplessità è in particolare il campo di applicazione della direttiva, tanto ampio da applicarsi a qualunque tipo di proprietà intellettuale. La direttiva passa ora al Consiglio dei ministri dell'Unione, che prevede di adottarla in maniera definitiva entro la fine della legislatura, cioè entro l'estate. Dopodiché, i governi dei singoli stati membri avranno due anni di tempo (non 18 mesi, come proposto dalla Commissione) per la ratifica.
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Creare le proprie compilation, un'attivita' molto amata dai piu' giovani che prima registravano le musiche preferite dalle radio o ora scaricano da internet, non e' piu' un'azione illegale. In questi giorni entrano infatti in funzione le prime Cd Station, nate da un progetto di Caliel Global Entertainment in collaborazione con Ibm, che consentiranno di realizzare un cd personalizzato.
Le Cd Station sono delle postazioni tecnologiche, chioschi li hanno definiti in una conferenza stampa, installati in punti vendita come grandi magazzini, centri commerciali, ma anche luoghi frequentati da giovani. Con un collegamento ad un server centrale Idc attraverso una rete satellitare si potra' accedere ad un database iniziale di oltre 200.000 canzoni, su licenza delle major discografiche e scegliere i brani che saranno scaricati e masterizzati sul posto. In pochi minuti il consumatore avra' il suo cd, che potra' personalizzare sia con una copertina particolare che aggiungendo una dedica. Il costo varia da 1,20 a 1,50 euro a canzone, piu' 1,20 euro di costi fissi.
Il progetto e' stato chiamato My Emotion e ha lo scopo non solo di rendere agevole la ricerca personale di musica, ma anche portarla dove non si sono negozi di dischi. 'Non abbiamo gia' battuto strade gia' sperimentate come quella di cercare di vendere musica a prezzi sempre piu' bassi - ha detto Giustiniano la Vecchia, amministratore delegato di Caliel Global Entertainment, impresa di servizi del terziario avanzato fondata nel '98 - ma vogliamo proporre qualcosa di nuovo: non solo un risparmio quindi, ma la possibilita' di scegliersi la propria musica'. I primi a chiedere l'installazione delle Cd Station sono stati due centri commerciali nel bergamasco. Molti altri sono gia' in lista di attesa e i punti vendita potenziali, secondo Caliel, sono 100.000. E i progetti non si fermano qui. Caliel infatti ha in cantiere la possibilita' di ordinare da casa il cd e ritirarlo al punto vendita piu' vicino e soprattutto di allagare My Emotion anche a Dvd, editoria, ticketing e videogiochi.
fonte: GAZZETTA DEL SUD