E' in circolazione un worm che diffonde pezzi dei messaggi personali delle sue vittime. Questo è un classico esempio di come l'irresponsabilità degli utenti informatici metta a repentaglio i nostri dati personali.
Sta circolando un nuovo virus (o per essere più precisi un worm), di nome Bugbear.B. I messaggi infetti sono riconoscibili dal fatto che contengono un frammento di testo di un'e-mail e sono accompagnati da un allegato di circa 71 K.
Il virus sta avendo una diffusione molto vivace ed è meritevole di segnalazione perche' viola la privacy delle sue vittime diffondendo pezzi dei loro messaggi. Io ho già ricevuto diversi commenti salaci di colleghi di lavoro di varie aziende a proposito di capi e colleghe, istruzioni per l'assemblaggio di apparecchi che non sapevo neppure esistessero, e consigli di medici a pazienti. Di tutto, di più, insomma.
Questo è un classico esempio di come l'irresponsabilità degli utenti informatici metta a repentaglio i nostri dati personali. Noi possiamo prendere tutte le precauzioni, ma se quel rimbambito del nostro medico si fa infettare dal primo virus che passa e spiattella a tutti la nostra cartella clinica, che ci possiamo fare?
Parlo di irresponsabilità perché il virus è, a parte questa peculiarità di prendere un frammento di e-mail dall'archivio della vittima, assolutamente stupido. Per infettarsi, infatti, la vittima deve aprire manualmente l'allegato (salvo nel caso di vecchie versioni di Outlook, che possono eseguirlo automaticamente).
E stupisce che ci siano ancor oggi così tanti utenti così impreparati da non sapere che non si deve mai aprire un allegato senza controllarlo prima con un antivirus aggiornato e che in ogni caso, anche se l'antivirus dice che è tutto OK, non bisogna mai aprire gli allegati di provenienza sospetta o semplicemente inattesi.
I risultati di questa irresponsabilità sono che secondo F-Secure, citata da The Inquirer (http://www.theinquirer.net/?article=9873), Bugbear.B ha già raggiunto 115 paesi e ha totalizzato 25.000 infezioni in un'ora e mezza. I dettagli tecnici sono qui (in inglese). http://www.f-secure.com/v-descs/bugbear_b.shtml
Che cosa fare?
- se usate Outlook, aggiornatelo o abbandonatelo in favore di altri programmi meno vulnerabili.
- non aprite allegati di nessun tipo, chiunque ne sia il mittente.
- se ricevete un allegato da un conoscente, amico o collega, chiamatelo e chiedetegli conferma. Ma fatelo prima di aprire l'allegato, perbacco!
- aspettate ad aggiornare il vostro antivirus; ci vorrà qualche ora prima che venga realizzato l'aggiornamento che riconosce Bugbear.B. Aggiornare l'antivirus adesso sovraccaricherebbe i siti antivirus inutilmente.
- finché non esce l'aggiornamento, tutti gli allegati sono da considerare sospetti anche se l'antivirus li considera innocui.
I prossimi giorni saranno un macello. Chiudete i boccaporti!
Fonte: Paolo Attivissimo
Sta circolando un nuovo virus (o per essere più precisi un worm), di nome Bugbear.B. I messaggi infetti sono riconoscibili dal fatto che contengono un frammento di testo di un'e-mail e sono accompagnati da un allegato di circa 71 K.
Il virus sta avendo una diffusione molto vivace ed è meritevole di segnalazione perche' viola la privacy delle sue vittime diffondendo pezzi dei loro messaggi. Io ho già ricevuto diversi commenti salaci di colleghi di lavoro di varie aziende a proposito di capi e colleghe, istruzioni per l'assemblaggio di apparecchi che non sapevo neppure esistessero, e consigli di medici a pazienti. Di tutto, di più, insomma.
Questo è un classico esempio di come l'irresponsabilità degli utenti informatici metta a repentaglio i nostri dati personali. Noi possiamo prendere tutte le precauzioni, ma se quel rimbambito del nostro medico si fa infettare dal primo virus che passa e spiattella a tutti la nostra cartella clinica, che ci possiamo fare?
Parlo di irresponsabilità perché il virus è, a parte questa peculiarità di prendere un frammento di e-mail dall'archivio della vittima, assolutamente stupido. Per infettarsi, infatti, la vittima deve aprire manualmente l'allegato (salvo nel caso di vecchie versioni di Outlook, che possono eseguirlo automaticamente).
E stupisce che ci siano ancor oggi così tanti utenti così impreparati da non sapere che non si deve mai aprire un allegato senza controllarlo prima con un antivirus aggiornato e che in ogni caso, anche se l'antivirus dice che è tutto OK, non bisogna mai aprire gli allegati di provenienza sospetta o semplicemente inattesi.
I risultati di questa irresponsabilità sono che secondo F-Secure, citata da The Inquirer (http://www.theinquirer.net/?article=9873), Bugbear.B ha già raggiunto 115 paesi e ha totalizzato 25.000 infezioni in un'ora e mezza. I dettagli tecnici sono qui (in inglese). http://www.f-secure.com/v-descs/bugbear_b.shtml
Che cosa fare?
- se usate Outlook, aggiornatelo o abbandonatelo in favore di altri programmi meno vulnerabili.
- non aprite allegati di nessun tipo, chiunque ne sia il mittente.
- se ricevete un allegato da un conoscente, amico o collega, chiamatelo e chiedetegli conferma. Ma fatelo prima di aprire l'allegato, perbacco!
- aspettate ad aggiornare il vostro antivirus; ci vorrà qualche ora prima che venga realizzato l'aggiornamento che riconosce Bugbear.B. Aggiornare l'antivirus adesso sovraccaricherebbe i siti antivirus inutilmente.
- finché non esce l'aggiornamento, tutti gli allegati sono da considerare sospetti anche se l'antivirus li considera innocui.
I prossimi giorni saranno un macello. Chiudete i boccaporti!
Fonte: Paolo Attivissimo